PATU'
Dopo
la distruzione della di VERETO (città messapica nel Basso Salento),
da parte dei Saraceni nel secolo X (nel 924, secondo il Tasselli e Mons. Ruotolo, tra l’845 e il 976, secondo il
Magliuoli), i
superstiti Veretini abbandonarono la collina e in pianura fondarono PATU’.
L’Arditi, invece, in “Leuca Salentina” afferma che Patù era la
villa di un centurione al tempo della dominazione romana, e che divento’
villaggio dopo la distruzione di Vereto.
Il nome, dal greco pathos
(sofferenza), spiega la ragione della sua esistenza, “indica il paese
sorto dopo il martirio di Vereto” (Mons. Ruotolo). Secondo altri,
essendo un granaio dove i signori di Vereto riponevano le vettovaglie,
ebbe il nome del custode Verduro Pato.
La Denominazione Pato si
riscontra nei registri parrocchiali dopo il 1700; poi fu detto Patù per
influsso della dominazione francese, ai tempi di Gioacchino Murat. Ora
Pato o Patù, ma con preferenza Patù.
Il De Giorgi afferma
che Patù fu infeudata ai Simbiasi nel 1318, ai Capeci, ai De Elictis, ai
Vescovi di Alessario, ai Guarini nel 1610, ai Granafei nel 1641.
Patù è comune di antica
data. Forse lo è stato e lo e' ancora il più piccolo comune della
provincia di Lecce, esso ha una superficie agraria di 854 ettari, dista
da Lecce circa 70 Km, altitudine m. 125 s.l.m.
Patu’ e’ molto conosciuta per i suoi monumenti:
la Centopietre e la
Chiesa di San Giovanni Battista. E
per: Libario Romano.
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Patu'
Panoramica
San Gregorio
I punti di San Gregorio che
sono narrati a lato
La Centopietre
Antico monumento composto da cento
pietre
Chiesa dedicata a SanGiovanni Battista
La chiesa del X secolo si trova di
fronte alle 100 pietre.
La Chiesetta di Vereto
La chiesetta di
Vereto del '600 dedicata alla Madonna.
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